Sustanon 250 mg ml Soluzione iniettabile, testosterone propionato testosterone fenilpropionato testosterone isocaproato testosterone decanoato, Indicazioni terapeutiche, Posologia e modo di somministrazione, Controindicazioni

Inoltre, i pazienti talassemici adulti possono sviluppare a una età più precoce le patologie che normalmente si incontrano nella popolazione generale in una fascia di età più avanzata141. Nei pazienti con deficit di GH in terapia sostitutiva si raccomanda di eseguire rivalutazione funzionale dell’asse ipofisi-surrene ed eventuale adeguamento della terapia sostitutiva con glucocorticoidi nei pazienti con ipocorticosurrenalismo. Si raccomanda di iniziare con dosi basse di GH biosintetico (0,2-0,4 mg/die) da modulare in base alla risposta clinica, agli eventuali effetti collaterali e ai livelli di IGF-1. La terapia dell’ipocorticosurrenalismo consiste nella somministrazione di glucocorticoidi, cercando di riprodurre la fisiologica produzione surrenalica, caratterizzata da una maggiore quota al mattino con una progressiva riduzione dell’impregnazione di cortisolo circolante con il passare delle ore della giornata.

  • L’afflusso arterioso di sangue al pene è garantito dalle arterie elicine, che derivano dalle due arterie cavernose profonde (6,7).
  • La lunghezza delle gambe può essere determinata misurando l’altezza da seduti e sottraendola all’altezza totale (altezza subischiatica).
  • Secondo alcuni autori questo approccio sarebbe preferibile in quanto più fisiologico; non esistono comunque in letteratura evidenze di un effetto sfavorevole dell’induzione della pubertà con testosterone sullo sviluppo del tessuto spermatogenetico e sulla futura fertilità.
  • La tendenza alla ritenzione idrica non rappresenta, di per sé, una controindicazione all’uso suppletivo di androgeni, ma lo diventa se associata a scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa e insufficienza renale.

Tuttavia, come per qualsiasi potente medicina, la chiave sta nell’uso informato e giudizioso, garantendo massimi benefici e salvaguardia dai potenziali rischi. Per queste ragioni, l’amministrazione di TP dovrebbe sempre essere sotto la supervisione di professionisti medici. I controlli regolari della salute, gli esami del sangue e gli aggiustamenti del dosaggio sono indispensabili per un trattamento sicuro ed efficace. Essendo l’estere undecanoato una molecola particolarmente grande 40 mg di andriol corrispondono a circa 25 mg di testosterone.

Il metabolismo del glucosio durante l’esercizio fisico

In presenza di una complicanza endocrinologica, i soggetti non trasfusione-dipendenti devono ricevere la stessa terapia e il monitoraggio clinico previsto nel presente documento per i soggetti non trasfusione-dipendenti. Per la NTDT viene raccomandato uno screening annuale per i maggiori difetti endocrinologici a partire dai 10 anni148. Non vi sono indicazioni specifiche per il monitoraggio delle endocrinopatie nei soggetti con SCD154,155. In caso di screening di primo livello alterato, si raccomanda di eseguire completamento diagnostico secondo quanto riportato nel presente documento per i soggetti in regime trasfusionale- regolare. Molti pazienti, specie anziani, possono assumere terapie cortisoniche croniche per vari motivi, il che porta a una soppressione della funzionalità surrenalica, per cui i pazienti vanno istruiti a non sospendere bruscamente tali terapie per il rischio di un ipocorticosurrenalismo iatrogeno.

  • Il testosterone propionato può avere un impatto negativo sul colesterolo, in particolare sul colesterolo HDL (colesterolo buono) nel sopprimere i livelli totali di HDL.
  • Potrebbero dunque, essere tentati se gli steroidi topici falliscono o nel trattamento di mantenimento.
  • Molti utenti sono quindi costretti ad assumere modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM o SORM), come il tamoxifene, per combattere questi effetti collaterali [ 4 ].
  • Si raccomanda di monitorare la risposta alla terapia con testosterone, attraverso la valutazione dello stadio puberale, della crescita staturale, dei livelli di testosterone totale almeno ogni 3-6 mesi e dell’età ossea una volta l’anno.
  • L’utilizzo in età prepubere dovrebbe invece avvenire con particolare attenzione, visti i possibili effetti deleteri sulla crescita ossea e sullo sviluppo troppo rapido degli organi genitali maschili.

Il declino medio nei livelli di testosterone circolante, nei diversi studi di popolazione, è stato stimato essere di circa 1-2% per anno. Nella popolazione generale di età media sono riportate prevalenze di ipogonadismo di circa il 6-7%. Questi numeri aumentano, ovviamente, con l’avanzare dell’età e sono in correlazione con fattori di rischio quali obesità o sovrappeso, l’aumento della circonferenza addominale e la presenza di altre comorbilità, in particolar modo il diabete. Nella popolazione affetta da talassemia trasfusione-dipendente la percentuale di ipogonadismo è riportata mediamente tra il 51 e l’80%, con importanti differenze nelle diverse casistiche in base all’età media della popolazione studiata, all’età di inizio della terapia trasfusionale e all’efficacia della terapia chelante5,71,72. Si raccomanda di iniziare la terapia sostitutiva con testosterone nei pazienti con segni e sintomi indicativi di deficit di androgenizzazione e conferma dei bassi livelli di testosterone, in assenza di controindicazioni. La somministrazione transdermica di estradiolo permette di evitare il primo passaggio epatico, con minore impatto sulla sintesi di angiotensinogeno e di fattori della coagulazione e riduzione del rischio trombotico55,56.

Il Futuro del Testosterone Propionato:

Il monitoraggio dello spessore endometriale durante la stimolazione ovarica è usualmente effettuato e ci sono evidenze che correlano un ridotto spessore a una bassa probabilità di gravidanza. Lo spessore endometriale deve essere considerato comunque parametro indipendente, non sempre determinante sulla riuscita della gravidanza66,69. La stimolazione ovarica con gonadotropine può essere proposta alle donne infertili con emoglobinopatia in cui sia potenzialmente possibile una risposta ovarica.

  • Recenti studi hanno infatti dimostrato una riduzione della sintomatologia legata a LUTS (Low Urinary Tract Symptoms) e dei segni clinici di ostruzione al deflusso urinario, valutati mediante questionario validato IPSS (International Prostate Symptom Score) in soggetti affetti da IPB trattati con testosterone.
  • Numerosi studi hanno valutato come end-point il miglioramento della qualità seminale.
  • ■ Quale sia il metodo più accurato per lo screening dei disturbi del metabolismo glucidico è oggetto di discussione.
  • Gli effetti collaterali sono possibili, ma tieni presente che stai semplicemente sostituendo ciò che manca al tuo corpo.

Sebbene ampiamente utilizzato in passato, il test di stimolo delle gonadotropine con LHRH ha scarsa utilità nella pratica clinica e va riservato solo ai casi in cui il dosaggio dei livelli basali delle gonadotropine non sia dirimente per la diagnosi47,49. Si suggerisce di consultare lo specialista in coagulopatie per valutare l’introduzione di anticoagulanti o antiaggreganti nelle donne con ipogonadismo in terapia ormonale sostitutiva e riconosciuti fattori di rischio trombotico. Nelle donne adulte in età pre-menopausale con ipogonadismo si suggerisce terapia ormonale a dosaggio sostitutivo con estradiolo preferibilmente per via transdermica, associato a progestinico ciclico.

Dopo l’isolamento del testosterone e la successiva constatazione che esso manifestava azione antagonista nei confronti degli effetti fisiologici degli estrogeni, si tentò una terapia del cancro mammario sulla base dell’assunzione che questa forma di cancro fosse provocata, od almeno favorita, da agenti estrogeni. Si è così introdotta nell’uso clinico la terapia androgena per curare il cancro della mammella e ad essa ha fatto seguito successivamente il trattamento con estrogeni (dietilstilbestrolo, etinilestradiolo) per combattere lo stesso tipo di tumore nella donna in periodo di post-menopausa (Tavola 12). Va ricordato che tutte le opzioni terapeutiche sovra-indicate possono tuttavia avere gravi ripercussioni sulla fertilità dei pazienti, che devono quindi conservare il seme (crio-conservazione) se interessati alla paternità. Il trattamento ovviamente varia a seconda del tipo istologico e dello stadio e comprende chirurgia (orchifuniculectomia ed eventuale chirurgia di masse residue a chemioterapia), radioterapia e chemioterapia. In accordo alle recenti linee guida della Società Europea di Urologia del 2016, vengono di seguito riportate le possibili opzioni terapeutiche dopo orchifuniculectomia.

Di norma, una evidenza di alta qualità porta a una raccomandazione forte, ma può accadere che, valutando le differenze tra la popolazione descritta e la popolazione target, l’accettabilità da parte dei pazienti e l’applicabilità degli interventi, la raccomandazione venga indicata come “debole”. Viceversa, vi possono essere circostanze in cui l’evidenza è tecnicamente modesta, ma non ci sono aspetti negativi o controversi del trattamento e l’importanza clinica dell’argomento è tale da far comunque formulare una raccomandazione forte. Il fadrozolo cloridrato (racemico) è stato introdotto in terapia nel 1995 per il trattamento del cancro della mammella post-menopausale. E’ un inibitore potente e specifico dell’aromatasi privo di effetti di tipo androgeno ed estrogeno e di altri significativi effetti collaterali. Esercita la sua azione coordinando il ferro del nucleo porfirinico del citocromo P450 probabilmente attraverso la porzione imidazolica.

Il nitromin è stato studiato per ovviare all’elevato potere vescicante che, per la sua elevata reattività chimica, la mecloretamina manifesta in sede di applicazione endovenosa. Il nitromin, inzialmente inattivo perché non può generare uno ione aziridinio, verrebbe trasformato per riduzione in vivo nella mostarda originaria, il vero agente alchilante. Altro antimetabolita pirimidinico di grande interesse clinico è l’Ara-C (1-b-D-arabinofuranosilcitosina), un nucleoside ad attività antivirale formato dall’unione di https://takugeek.com/2023/11/28/nuove-linee-guida-sul-dosaggio-e-corso-di-5/ una base fisiologica, la citosina, con uno zucchero non fisiologico, l’arabinosio. Il 5-fluorouracile, sotto forma di FUTP può essere incorporato fraudolentemente nel RNA fornendo un F-RNA spurio ed incapace di funzionare. Gli enzimi che metabolizzano l’uracile (normale metabolita) prontamente degradano il 5-fluorouracile (antimetabolita) in prodotti di demolizione fluorurati, ma questo processo ha luogo solo nelle cellule normali, mentre le cellule cancerose non sono capaci di catabolizzare in questo modo il FU.

Scheda androgeni

L’ECD penieno dinamico è una metodica proposta al fine di meglio quantificare la presenza di una possibile componente vascolare come causa/concausa della DE (26,27). Componente relazionale La componente relazionale può giocare un ruolo determinante nella patogenesi della DE (36), non solo come fattore scatenante ma anche come aggravante. Qualsiasi disfunzione sessuale in un membro della coppia si ripercuote infatti sulla salute sessuale e sulla vita di coppia, causando disagio e sofferenza nel paziente e nel partner (36). La sessualità deve essere infatti considerata come elemento diadico, inteso come scambio reciproco di feed-back positivi e negativi, che possono incidere in modo sostanziale sul benessere individuale e di coppia.